Toy Story è un film d’animazione del 1995 diretto da John Lasseter. È il primo lungometraggio interamente realizzato attraverso l’uso della computer grafica, nella storia del cinema. Toy Story ha raggiunto un incasso totale di circa 370,958,736 di dollari a fronte di un budget di 30 milioni di dollari. Nel 1996 è stato candidato a 3 premi Oscar senza aggiudicarsi nessun premio. L’Academy però ha consegnato a John Lasseter un oscar “Per la sua guida ispirata del team della Pixar con conseguente primo lungometraggio animato al computer”.
L’idea
L’idea del film è basata su una coppia di giocattoli che John Lasseter aveva da bambino, sui quali sono costruiti i personaggi di Woody e Buzz.
Nel progetto iniziale del film, il ruolo principale era destinato a Tinny, il famoso personaggio del cortometraggio “Tin Toy” del 1988. L’idea originale prevedeva che Tinny si sarebbe smarrito durante una vacanza in famiglia, solo per essere poi ritrovato da un simpatico pupazzo ventriloquo, che avrebbe guidato il suo viaggio di ritorno a casa. Tuttavia, nel corso della produzione, il percorso narrativo di Toy Story ha subito delle significative modifiche.
Il 3D
All’epoca del rilascio di Toy Story, alcuni aspetti della grafica 3D non erano ancora completamente maturi. Infatti i personaggi hanno i capelli corti, coperti o legati in modo da evitare problemi di rendering, e situazioni come esplosioni o scene con liquidi venivano spesso rappresentate “fuori campo”.
Andy
Il personaggio di Andy, porta questo nome in onore di Andries “Andy” Van Dam, professore della Brown University Professor e pioniere dell’animazione computerizzata.
Gli amici di Andy sono tutti ricalcati sul suo stesso modello base. Cambiano solo i capelli, vestiti, accessori e colorito della pelle.
Nella camera di Andy sono visibili dei libri che riportano alcuni nomi di corti animati prodotti dalla Pixar: Tin Toy (1988), Knick Knack (1989) e Il sogno di Red (1987).
I disegni di Andy appesi nella sua camera in realtà sono dei modelli iniziali utilizzati per lo studio del personaggio.
Bo-Peep e Barbie
Nelle prime versioni della sceneggiatura di Toy Story, si prevedeva che una Barbie avrebbe avuto un ruolo importante nel film, agendo come interesse amoroso di Woody e contribuendo al climax della trama. Nel dettaglio, la Barbie avrebbe guidato una Corvette per salvare Woody e Buzz dal cane di Sid, aiutandoli a tornare sul camion dei traslochi. Tuttavia, la Mattel, l’azienda produttrice delle Barbie, rifiutò di concedere i diritti per l’utilizzo dell’immagine della bambola, temendo che il film non avrebbe avuto successo e che una personalità definita per la Barbie potesse influenzare le bambine. Di conseguenza, la Barbie fu sostituita da Bo-Peep, la pastorella di una famosa filastrocca inglese, nel ruolo di interesse amoroso di Woody. Solo dopo il grande successo di Toy Story, la Mattel ha acconsentito che Barbie comparisse nei seguiti della serie. La scelta di Bo-Peep come personaggio è un omaggio alla fiaba di Hans Christian Andersen “La Pastorella e lo Spazzacamino”.
Slinky Dog
Slinky Dog è stato doppiato da Jim Varney, che è morto nel 2000. È stato sostituito da Blake Clark, suo ottimo amico in vita.
Sid Phillips
Il personaggio di Sid Phillips è ispirato da un ex dipendente Pixar che aveva un nome simile, al quale piaceva smontare i giocattoli per poi rimontarli per formarnene di nuovi. Il motivo del tappeto visibile nella stanza di Sid è lo stesso di quello nella hall dell’Hotel di “Shining“.
I Soldatini
La Hasbro ha imposto il divieto, alla Pixar, sull’uso del nome “GI Joe” dopo aver appreso che uno dei personaggi sarebbe esploso. Di conseguenza, la Pixar ha deciso di utilizzare soldatini militari come alternativa. Per catturare il movimento realistico di questi personaggi, il team di animazione ha studiato i movimenti di alcuni attori con scarpe fissate su assi di legno, contribuendo così a ottenere l’effetto desiderato sullo schermo.
Rex
Rex, il dinosauro, è stato ideato da Joss Whendon, il creatore di “Buffy l’ammazza vampiri” e regista degli “Avengers”.
Buzz
I colori di Buzz Lightyear sono Verde, Viola e Bianco: il primo è il colore preferito da John Lasseter, il secondo quello preferito da sua moglie, ed il terzo è invece il colore delle tute spaziali delle missioni Apollo a cui il giocattolo si ispira. L’iconica frase di Buzz, “Verso l’Infinito ed Oltre“, è un omaggio a “2001: Odissea nello spazio”, infatti il 4° atto è intitolato “Giove e Oltre l’Infinito”. La straordinaria previsione di successo da parte dei produttori di Toy Story si è concretizzata durante le anteprime, quando persino gli spettatori adulti, invitati ai primi screening di prova, si sono commossi nella toccante scena in cui Buzz sembrava fosse stato danneggiato in modo irreparabile.
Billy Crystal
Inizialmente per la voce di Buzz era stato scelto Billy Crystal che ha rifiutato. Successivamente ha affermato che è stato il più grosso errore commesso nella sua carriera. In seguito John Lasseter lo ha contattato per il ruolo di Mike Wazowsky in “Monster & Co“. Questa volta Cristal ha accettato l’incarico ancora prima di sapere i dettagli della proposta.
Pizza Planet
Il furgone della Pizza Planet che compare nel film compare anche in tutti gli altri lungometraggi della Pixar.
A113
La targa dell’auto della madre di Andy è “A113” è un omaggio, che compare in tutti i film Pixar, al numero della classe dove hanno studiato molti degli artisti della Pixar alla scuola d’arte CalArts, compreso John Lasseter.
Sequel e Spin-off
Toy Story ha tre sequel già usciti nelle sale: “Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa” del 1999, “Toy Story 3 – La grande fuga” del 2010, e “Toy Story 4″ del 2019. È attualmente in fase di lavorazione “Toy Story 5″. Esiste anche un film sul personaggio di Buzz Lightyear, intitolato “Buzz Lightyear da Comando Stellare – Si parte!” del 2000, episodio pilota della serie televisiva d’animazione “Buzz Lightyear da Comando Stellare”. Nel 2022, invece è uscito “Lightyear – La vera storia di Buzz“.