L’attore due volte premio Oscar e la moglie sono stati rinvenuti senza vita nella loro abitazione nel New Mexico. Anche il loro cane è stato trovato morto. Le autorità indagano, ma non ci sono segni di violenza.
Un tragico epilogo per una delle leggende di Hollywood. Gene Hackman, attore vincitore di due premi Oscar, è stato trovato morto nella sua casa di Santa Fe, New Mexico, accanto alla moglie Betsy Arakawa. Con loro, anche il loro cane. Gene Hackman aveva 95 anni, mentre la moglie, pianista, ne aveva 63. Le cause del decesso restano ancora avvolte nel mistero.
A confermare la notizia è stato lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza, il quale ha dichiarato che al momento non ci sono prove di un atto criminale, ma che le indagini sono ancora in corso. “Siamo nelle fasi preliminari dell’inchiesta e attendiamo l’approvazione di un mandato di perquisizione”, ha affermato Mendoza. Il decesso sarebbe avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, ma la polizia non ha ancora fornito dettagli sulle possibili cause.
Gene Hackman: Una carriera straordinaria
Nato il 30 gennaio 1930 a San Bernardino, in California, Gene Hackman è stato una delle stelle più brillanti del cinema americano. Dopo un’infanzia difficile e un periodo nei Marines, intraprese la carriera di attore negli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei volti più iconici di Hollywood.
Il suo primo grande riconoscimento arrivò nel 1972, quando vinse l’Oscar come miglior attore protagonista per il film “Il braccio violento della legge” (The French Connection), nel ruolo dell’agente Jimmy “Popeye” Doyle. Nel 1993 ottenne il suo secondo Oscar, questa volta come miglior attore non protagonista, per la sua interpretazione dello sceriffo Little Bill Daggett in “Gli spietati” di Clint Eastwood.
Gene Hackman ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema con ruoli memorabili in film come “Mississippi Burning – Le radici dell’odio”, “La conversazione” di Francis Ford Coppola, “Superman” (dove interpretava il supercriminale Lex Luthor), “Piume di struzzo”, “Nemico pubblico” e “I Tenenbaum”. Nel corso della sua carriera ha ricevuto anche quattro Golden Globe (di cui uno alla carriera), due BAFTA e un Orso d’argento a Berlino.
Dagli schermi alla scrittura
Dopo una carriera lunga oltre mezzo secolo, Gene Hackman decise di ritirarsi dal cinema nel 2004, dopo aver girato “Due candidati per una poltrona”. Negli anni successivi si dedicò alla scrittura, pubblicando diversi romanzi, tra cui “Wake of the Perdido Star” (1999) e “Escape from Andersonville” (2008). Proprio in occasione della presentazione di quest’ultimo, annunciò ufficialmente il suo addio alle scene, dichiarando che non sentiva la mancanza del set.
“Sono già quattro anni che non recito e non mi manca affatto”, disse in un’intervista. “Mi sono completamente immerso nella scrittura e questa è la mia nuova dimensione creativa”.
Gene Hackman: Un uomo riservato, lontano dai riflettori
Dopo il ritiro, Gene Hackman si trasferì definitivamente a Santa Fe, dove ha vissuto con la moglie Betsy Arakawa, sposata nel 1991. Lontano dai riflettori, conduceva una vita tranquilla e riservata, dedicandosi ai suoi hobby e alla scrittura. La sua ultima intervista pubblica risale al 2021, quando, già novantunenne, parlò della sua carriera e della decisione di abbandonare Hollywood.
Un’icona che ha segnato generazioni
Il mondo del cinema piange la scomparsa di uno degli attori più versatili e apprezzati della sua generazione. Gene Hackman ha saputo interpretare con maestria una vasta gamma di personaggi, dai poliziotti corrotti ai criminali spietati, dagli uomini comuni ai leader carismatici, lasciando un segno indelebile nella storia del cinema.
Mentre le indagini sulle cause della sua morte proseguono, il suo lascito artistico resta vivo nei cuori degli spettatori e degli appassionati di cinema di tutto il mondo.