“Ennio Doris – C’è anche domani” è un film biografico diretto da Giacomo Campiotti, che ripercorre la vita di uno degli imprenditori più carismatici e innovativi della storia recente. Il film non è soltanto un omaggio alla sua figura, ma anche un’occasione per riflettere sul suo lascito umano e professionale, che continua a ispirare intere generazioni.
Una storia di determinazione e umanità
Il lungometraggio si basa sull’autobiografia di “Doris, C’è anche domani”, e si concentra sui tre momenti principali della sua vita: l’infanzia, gli anni della giovinezza e l’apice della sua carriera come fondatore di Banca Mediolanum. Questi archi temporali svelano il volto umano dietro il successo imprenditoriale, dipingendo un ritratto intimo di un uomo guidato da valori profondi e una straordinaria capacità di visione.
Partendo dal piccolo paese di Tombolo, in provincia di Padova, il film segue il giovane Ennio (interpretato inizialmente da Antonio Nicolai e, in età adolescenziale, da Daniel Santantonio), che cresce in una famiglia modesta ma ricca di valori. La sua vita cambia radicalmente quando incontra Lina Tombolato (Emma Benini nella versione giovanile, Lucrezia Lante della Rovere in quella adulta), l’amore della sua vita e suo principale sostegno.
Un momento chiave nella storia della finanza
Tra gli episodi cruciali narrati in “Ennio Doris – C’è anche domani”, spicca il gesto memorabile compiuto da Doris durante la crisi finanziaria globale del 2008, causata dal fallimento della Lehman Brothers. In un contesto di forte incertezza, Doris si rese protagonista di un’azione senza precedenti: annunciò pubblicamente il rimborso integrale di 120 milioni di euro a 11.000 clienti che avevano subito perdite a causa di titoli legati alla banca fallita.
Questa decisione, presa insieme alla moglie, ai figli e al suo storico socio Silvio Berlusconi, rappresenta un atto di coraggio e di responsabilità che ha segnato una svolta nella percezione dell’etica bancaria. Nel film, il momento è rappresentato con grande intensità, con Massimo Ghini nel ruolo dell’imprenditore che, davanti a una platea gremita nella storica sede della Borsa di Milano, espone la sua scelta.
«Non sarà né la banca né gli azionisti a sostenere questa perdita. Io, la mia famiglia e il mio socio ci prenderemo carico di questa somma, attingendo ai nostri fondi personali» – queste parole, pronunciate quella sera, riecheggiano come un simbolo di dedizione e integrità.
Produzione e distribuzione
Il film è prodotto da Guido Borghi per Movie Magic International ed è stato distribuito nei cinema italiani da Medusa Film, prima di approdare sulla rete ammiraglia Mediaset. La regia di Giacomo Campiotti, noto per il suo talento nel raccontare storie umane con profonda sensibilità, riesce a creare un equilibrio perfetto tra emozione e narrazione storica.
Un cast stellare per un ritratto indimenticabile
La pellicola può contare su un cast di grande rilievo:
Massimo Ghini interpreta Ennio Doris adulto, riuscendo a incarnare la determinazione e il carisma dell’imprenditore.
Lucrezia Lante della Rovere è Lina Tombolato, la moglie devota che ha condiviso ogni passo del cammino di Doris.
I giovani Ennio e Lina sono interpretati rispettivamente da Daniel Santantonio ed Emma Benini, che portano sullo schermo la nascita di un amore che si è intrecciato con il successo professionale.
Eugenio Franceschini e Giulia Vecchio vestono i panni dei figli Massimo e Sara Doris, mentre Alessandro Bertolucci interpreta Silvio Berlusconi, l’amico e socio che ha accompagnato Doris in alcune delle decisioni più difficili della sua carriera.
Il ruolo di Berto Doris, il padre di Ennio, è affidato a Maurizio Donadoni, la cui figura rappresenta il punto di riferimento morale del giovane imprenditore.
Un eroe moderno della finanza italiana
Ennio Doris non è stato soltanto un uomo d’affari di successo, ma anche un innovatore che ha rivoluzionato il settore bancario italiano. Fondando Banca Mediolanum nel 1982, ha introdotto un modello inedito che metteva al centro il rapporto diretto e fiduciario tra consulenti e clienti, anticipando i trend che oggi dominano il mondo finanziario.
Il suo approccio non convenzionale, basato su trasparenza e vicinanza umana, gli ha permesso di costruire un impero finanziario che è sopravvissuto a crisi economiche globali e cambiamenti epocali. Tuttavia, ciò che distingue Doris da molti altri è la sua capacità di non perdere mai di vista l’importanza dell’etica e del bene comune, valori che ha trasmesso non solo alla sua azienda, ma anche alla sua famiglia e alle generazioni successive.
Il messaggio del film
“Ennio Doris – C’è anche domani” non è solo un omaggio alla figura dell’uomo e dell’imprenditore, ma anche un invito a guardare avanti con coraggio, anche nei momenti più difficili. Come suggerisce il titolo tratto dalla sua autobiografia, Doris credeva fermamente nella possibilità di un futuro migliore, costruito attraverso il lavoro duro, la passione e il rispetto per gli altri.
La sua storia diventa così un simbolo universale di speranza e resilienza, un esempio concreto di come si possano superare le difficoltà mantenendo intatti i propri valori.