“Death of a Unicorn”: Un viaggio assurdo tra padre e figlia
Il film “Death of a Unicorn” segue la storia di Elliot (Paul Rudd), un avvocato vedovo, e sua figlia adolescente Riley (Jenna Ortega). I due stanno guidando verso un rifugio esclusivo appartenente al miliardario Odell Leopold (Richard E. Grant), quando improvvisamente investono un cucciolo di unicorno. La creatura, bellissima e ultraterrena, muore tra le loro braccia.
Non passa molto tempo prima che i Leopold, famiglia potentemente immersa nel mondo della biofarmaceutica, si rendano conto delle incredibili proprietà del corpo dell’unicorno: la sua carne e il suo corno sembrano avere effetti curativi miracolosi. Quella che inizia come una vacanza prende una piega inquietante, trasformandosi in una corsa al profitto.
Il cast: tra volti noti e interpretazioni brillanti
Nel ruolo di Riley, Jenna Ortega incarna una ragazza gotica e disillusa, con uno stile che richiama le grandi interpreti del cinema dark come Christina Ricci e Winona Ryder. Paul Rudd, nei panni del padre affettuoso ma spesso fuori luogo, aggiunge al film una componente emotiva e grottesca.
Richard E. Grant interpreta il potente e spietato Odell Leopold, mentre Téa Leoni è sua moglie Belinda, una donna elegante ma fredda, e Will Poulter dà vita a Shepard, il figlio arrogante e moralmente discutibile. L’alchimia tra i membri del cast regge l’intero film e alimenta sia il tono ironico sia quello più inquietante della narrazione.
Critica sociale sotto una patina fantasy
“Death of a Unicorn” è più di una semplice commedia nera: si fa portavoce di una critica feroce verso l’industria farmaceutica e il suo cinismo. La famiglia Leopold rappresenta infatti la spietatezza con cui il profitto può passare sopra a ogni valore morale o etico, anche di fronte a creature mitologiche.
La scelta di un unicorno – simbolo per eccellenza di purezza – rende ancora più crudo il contrasto con la corruzione dell’élite farmaceutica. La tensione si amplifica quando i genitori dell’unicorno decidono di vendicarne la morte, portando la storia in un territorio fatto di sangue, satira e surrealismo.
Regia, musica e stile visivo di “Death of a Unicorn”
Alla regia c’è Alex Scharfman, al suo debutto cinematografico, ma già capace di orchestrare con maestria una pellicola che unisce horror, dark comedy e critica sociale. La colonna sonora è firmata nientemeno che da John Carpenter, maestro indiscusso del genere horror, il cui tocco si fa sentire in ogni nota.
Visivamente, il film gioca con atmosfere retrò, richiamando i monster movie anni ’50, pur mantenendo uno stile moderno. L’uso degli effetti speciali è a tratti volutamente kitsch, contribuendo a creare un senso di straniamento coerente con il tono della storia.
Quando esce “Death of a Unicorn” in Italia?
L’attesissimo film sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 10 aprile 2025. Con una durata di 104 minuti, “Death of a Unicorn” promette un’esperienza cinematografica fuori dagli schemi, tra black humor, fantasia e critica sociale.