The Walk è un film biografico del 2015 co-scritto e diretto da Robert Zemeckis. Con un budget di 35 milioni di dollari ha incassato 61,181,942 di dollari.
L’idea
La pellicola è l’adattamento cinematografico del libro “To Reach the Clouds” scritto da Philippe Petit nel 2002.
Le altre opere cinematografiche
The Walk è la terza opera cinematografica basata sulla traversata di Philippe Petit. in precedenza è stato realizzato il cortometraggio “High Wire” di Sandi Sissel nel 1984 ed il documentario “Man on Wire – Un uomo tra le Torri” di James Marsh del 2008.
Robert Zemeckis
Robert Zemeckis è rimasto immediatamente conquistato dalla storia del funambolo Philippe Petit. Ha deciso perciò che la sua storia sarebbe diventata un film da girare in 3D, per rendere la sua esperienza più realistica e spettacolare possibile.
In The Walk, il regista, ha ripreso un espediente già utilizzato in un suo film “Forrest Gump“. Infatti è la voce di Petit a narrare i passaggi più importanti della storia.
Le torri
Il progetto è stato complicato poiché si è dovuto ricreare i due edifici, dopo quanto accaduto l’11 settembre 2001. La scenografa Naomi Shohan ha ricostruito l’angolo della Torre Sud, utilizzando gli stessi elementi per ricreare la sua gemella, la Torre Nord. È stato necessario ricostruire anche il centodecimo piano, situato sotto il set del tetto. Tutti gli altri elementi, compresa la città di New York vista dall’alto, sono stati creati digitalmente, prendendo ispirazione da libri, foto d’epoca e un sito web che segnala quali sono gli edifici di nuova costruzione e quali no.
Kevin Baillie
Gli effetti visivi sono stati curati da Kevin Baillie, che ha lavorato a The Walk per circa sei/sette anni.
Gli effetti visivi, hanno permesso, a Joseph Gordon-Levitt, di girare le sequenze in cui è impegnato nelle sue camminate sulla fune, in modo fluido e realistico. L’attore ha realizzato, senza aiuti tecnologici, le sequenze più semplici. Quelle più complesse sono delle riprese, utilizzando una trave d’acciaio larga 15 centimetri che successivamente è stata fatta sparire grazie alla tecnologia. In alcuni momenti è stata utilizzata una controfigura, poiché è praticamente impossibile ricreare alcuni movimenti specifici sulla fune, come i cambi di direzione, i saluti o i giochi di destrezza. La controfigura scelta è Jade Kindar-Martin, allenato da Rudy Omankowsky Jr., il figlio di Papa Rudy, il mentore di Philippe Petit.
Joseph Gordon-Levitt
L’attore Joseph Gordon-Levitt, per prepararsi nel migliore dei modi sulle scene da funambolo, è stato aiutato proprio da Philippe Petit. Il lavoro si è svolto dalle 9 alle 17, con brevissime pause. La vicinanza con il funambolo ha permesso all’attore di impararne l’accento, le espressioni e alcuni atteggiamenti fisici.