Ben Hur è un colossal del 1959 diretto da William Wyler. Il budget utilizzato per la realizzazione del film è stato di circa 15 milioni di dollari, raggiungendo un incasso globale di 146,900,000 di dollari.
L’idea
Ben Hur, è ispirato all’omonimo romanzo del generale Lew Wallace. In precedenza, da questo romanzo sono stati tratti altri due film, del 1907 e del 1925, ed entrambi sono diventati punti di riferimento del cinema muto.
William Wyler e Sam Zimbalist
Il regista William Wyler è stato assunto dal produttore Sam Zimbalist e quest’ultimo è morto d’infarto a metà della produzione, qualcuno ha ipotizzato per il troppo impegno.
Claude Heater
Il sottotitolo del film, “A Tale of the Christ” ovvero “Un racconto del Cristo”, si riferisce al tempo e ai luoghi in cui si svolge la storia di Gesù Cristo. Claude Heater, interpreta Gesù comparendo tre volte senza mai mostrare il volto.
Gli attori Italiani
In Ben Hur appaiono alcuni giovani attori italiani, Lando Buzzanca, Giuliano Gemma, Marina Berti, Mino Doro, Otello Capanna, Tiberio Mitri e Aldo Silvani.
I set
Per Ben Hur sono stati utilizzati 300 set diversi, che hanno coperto oltre un milione di metri quadrati negli studi di Cinecittà. Sono state impiegate 8,000 comparse, la troupe americana era composta da circa 130 persone e per i costumi hanno presenziato 100 cucitrici. Sono state utilizzate 40 mila tonnellate di sabbia trasportate dalle spiagge del litorale laziale, 500 tonnellate di stucco, 1100 metri di legna e 400 chilometri di tubature.
I cavalli
La scena più famosa è quella delle bighe che in realtà sono quadrighe perché trainate da quattro cavalli. Le riprese del film sono iniziate senza aver a disposizione i 4 cavalli bianchi, che sono stati trovati all’ultimo momento in Jugoslavia. I quattro cavalli portano nomi di stelle: Aldair, Aldebaran, Antares e Rigel. Le riprese della corsa delle quadrighe non sono state dirette da Wylliam Wyler, ma dalla collaborazione di Andrew Marton, Yakima Canutt, Mario Soldati e Sergio Leone.
Gli incidenti
Durante le riprese riguardanti la corsa, si sono verificati 2 incidenti. Il primo ha comportato la distruzione di una Cinepresa da 100.000 dollari ad opera di una quadriga uscita di traiettoria. Il secondo ha coinvolto Joshua Canutt, figlio di Yakima, che si è procurato una ferita al mento a causa di una quadriga che saltò un ostacolo troppo violentemente. Quella scena è presente nella versione attuale del film, opportunamente montata.
La crocifissione
La scena della Crocefissione è stata girata nello studio 5 di Cinecittà, al freddo, senza riscaldamenti, con temperatura intorno ai 10 gradi.
Gli effetti speciali
A. Arnold Gillespie, il responsabile degli effetti speciali della MGM, ha sostituito il mare aperto con un’ampia vasca ed ha usato degli enormi modellini al posto delle galee romane per girare l’epica scena. Per farle muovere durante le riprese, sono state messe in funzione delle guide posizionate sott’acqua, la vasca dava così l’impressione di essere un vasto mare, creando negli spettatori l’illusione che le navi da guerra fossero dei colossi.