Il film “L’ora più buia” (titolo originale Darkest Hour), diretto da Joe Wright e uscito nel 2017, è un intenso dramma storico che racconta i cruciali primi giorni di Winston Churchill come Primo Ministro britannico durante la Seconda Guerra Mondiale. Interpretato magistralmente da Gary Oldman, il film ha conquistato critica e pubblico, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti. Ma quali sono le curiosità e i retroscena dietro questa straordinaria pellicola? Scopriamoli insieme.
Gary Oldman: una trasformazione da Oscar
Un retroscena meno noto riguarda il casting del film. Inizialmente, si era parlato di altri attori per il ruolo di Churchill, ma la tenacia e la passione dimostrata da Gary Oldman convinsero i produttori che fosse la scelta giusta. Uno degli aspetti più affascinanti del film è la metamorfosi di Gary Oldman in Winston Churchill. L’attore britannico ha dovuto sottoporsi a un lungo processo di trucco quotidiano che durava circa quattro ore, grazie al lavoro del truccatore Kazuhiro Tsuji. Il realismo della trasformazione è stato così impressionante che Oldman ha vinto il premio Oscar come Miglior Attore Protagonista, mentre Tsuji ha ottenuto l’Oscar per il Miglior Trucco e Acconciatura.
Un’interpretazione costruita nei minimi dettagli
Per rendere credibile la sua performance, Oldman ha studiato meticolosamente il modo di parlare e muoversi di Churchill. Ha persino fumato centinaia di sigari durante le riprese, arrivando a spendere circa 30.000 dollari in sigari cubani, un’abitudine costosa ma necessaria per ricreare il personaggio.
“L’ora più buia”: Le riprese nel cuore della storia
Molte scene di “L’ora più buia” sono state girate in location storiche autentiche. Ad esempio, gli interni del Parlamento britannico sono stati ricreati in modo estremamente fedele. Alcune sequenze sono state filmate nella vera Cabinet War Room di Londra, il bunker sotterraneo dove Churchill e il suo governo si riunivano per pianificare le strategie belliche.
Churchill e la metropolitana: finzione o realtà?
Una delle scene più emozionanti del film è quella in cui Churchill prende la metropolitana per ascoltare il parere della gente comune sulla possibile resa all’esercito nazista. Sebbene sia una sequenza molto potente dal punto di vista narrativo, non ci sono prove storiche che Churchill abbia mai fatto un simile viaggio in metro. Tuttavia, la scena è stata inserita per evidenziare il legame tra il leader britannico e il popolo, rendendo ancora più intensa la drammaticità della storia.
Il regista e la scelta della fotografia per “L’ora più buia”
Joe Wright ha scelto una fotografia cupa e claustrofobica per trasmettere il senso di pressione e isolamento che Churchill provava in quei giorni difficili. L’uso di inquadrature strette e luci soffuse ha contribuito a creare un’atmosfera carica di tensione, in perfetta sintonia con il titolo del film.
Oltre il Leader: L’Esplorazione della Sfera Privata di Churchill
Interessante notare come il film non si concentri unicamente sulle decisioni politiche di alto livello. Wright e lo sceneggiatore Anthony McCarten hanno voluto esplorare anche il lato umano di Churchill, mostrando le sue fragilità, i suoi dubbi e il suo rapporto con la moglie Clementine, interpretata da Kristin Scott Thomas. Le scene intime tra i due offrono uno sguardo inedito sulla vita privata di un uomo che portava sulle spalle un peso immenso.
Colonna sonora evocativa
La colonna sonora di “L’ora più buia”, composta da Dario Marianelli, è stata fondamentale per accentuare la drammaticità degli eventi. Marianelli ha già collaborato con Wright in passato, lavorando a film come “Espiazione” e “Orgoglio e pregiudizio”.