Sta per approdare nelle sale italiane “A Complete Unknown”, il film che celebra i momenti cruciali della vita e della carriera di Bob Dylan. Diretto da James Mangold, noto per successi come “Walk the Line e Le Mans ’66”, il biopic promette di offrire una prospettiva intima e autentica sul giovane Robert Zimmerman, destinato a diventare un’icona globale. Con Timothée Chalamet nel ruolo principale, la pellicola rappresenta uno degli appuntamenti cinematografici più attesi del 2025.
Il film debutterà ufficialmente nelle sale italiane il 23 gennaio, dopo aver conquistato il pubblico internazionale con anteprime esclusive al Dolby Theatre di Los Angeles e a Roma. Distribuito da The Walt Disney Company Italia, “A Complete Unknown” è un viaggio nel cuore della scena musicale degli anni ’60, arricchito da un’attenzione straordinaria alla musica e ai dettagli storici.
“A Complete Unknown”: Il Giovane Bob Dylan
La storia si concentra sugli anni formativi di Dylan, quando, diciannovenne, lascia il Minnesota per trasferirsi a New York, nel vivace quartiere del West Village. Immerso in un contesto di profondi cambiamenti culturali e sociali, Dylan inizia a definire il suo stile unico, sfidando le convenzioni del movimento folk dell’epoca.
“A Complete Unknown” esplora le sue relazioni personali e artistiche più significative, tra cui il legame complesso con Joan Baez, interpretata da Monica Barbaro, e l’influenza di Pete Seeger, il mentore incarnato da Edward Norton. Non si tratta di una narrazione cronologica tradizionale, bensì di un racconto a mosaico che intreccia riflessioni, emozioni e poesia visiva, dipingendo un ritratto umano e sfumato del cantautore.
Una Produzione Dedicata all’Autenticità
Uno degli elementi distintivi di “A Complete Unknown” è l’impegno nella ricostruzione fedele della musica di Dylan. Timothée Chalamet, oltre a interpretare il protagonista, ha registrato dal vivo sul set oltre 40 brani iconici, suonando chitarra e armonica, senza ricorrere a doppiaggi. Questo approccio immersivo è stato reso possibile grazie all’uso di strumenti e microfoni d’epoca, che hanno restituito un sound autentico e fedele all’atmosfera degli anni ’60.
La produzione ha anche collaborato con il marchio Gibson per ottenere chitarre storiche e realizzare riproduzioni personalizzate, incluse le leggendarie J-50 utilizzate da Dylan. Le registrazioni si sono svolte in studi iconici come The Village e Sunset Sound di Los Angeles, rafforzando ulteriormente il legame con l’epoca rappresentata.