Nel 1996, il regista Wes Craven e lo sceneggiatore Kevin Williamson portarono sul grande schermo “Scream”, un film che avrebbe ridefinito il genere horror e lanciato una nuova era di slasher movie. Con il suo mix di tensione, ironia e autoconsapevolezza, il film ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura pop. Ma cosa si nasconde dietro le quinte di questo cult? Ecco alcune curiosità e retroscena su “Scream”.
Un titolo diverso e una fonte d’ispirazione reale
Inizialmente, il film doveva intitolarsi “Scary Movie”, ma il titolo fu cambiato in “Scream” dopo che i produttori sentirono la canzone omonima di Michael Jackson e Janet Jackson. Inoltre, la sceneggiatura di Kevin Williamson fu ispirata da un caso di cronaca realmente accaduto: i cosiddetti “Gainesville Ripper Murders”, una serie di omicidi avvenuti in Florida nei primi anni ’90.
Ghostface e la sua maschera iconica
La maschera di Ghostface, divenuta uno dei simboli più riconoscibili dell’horror, fu trovata per caso. Durante un sopralluogo per le riprese, la produttrice Marianne Maddalena scoprì una maschera di Halloween in una casa abbandonata. Il design era simile a “The Scream” di Edvard Munch e piacque così tanto a Wes Craven da convincere la produzione ad acquistarne i diritti per il film.
Il prologo scioccante con Drew Barrymore
La sequenza iniziale con Drew Barrymore è considerata una delle scene horror più intense di sempre. Inizialmente, Barrymore doveva interpretare Sidney Prescott, ma fu lei stessa a chiedere di recitare il ruolo di Casey Becker. L’idea era di sconvolgere il pubblico eliminando una star così importante nei primi minuti del film, una mossa ispirata alla morte improvvisa di Janet Leigh in “Psycho“ (1960).
Un casting strategico e inaspettato per “Scream”
Il cast di “Scream” fu selezionato con grande cura. Neve Campbell fu scelta per il ruolo di Sidney grazie alla sua performance in “Party of Five”. Courteney Cox, già famosa per “Friends”, lottò per ottenere il ruolo di Gale Weathers, poiché voleva interpretare un personaggio più cinico e aggressivo rispetto a Monica Geller. Matthew Lillard ottenne la parte di Stu Macher quasi per caso: accompagnò la sua ragazza a un’audizione e fu notato da un direttore del casting.
Un budget contenuto e un successo esplosivo
“Scream” fu realizzato con un budget di circa 15 milioni di dollari e ne incassò oltre 170 milioni in tutto il mondo. Il successo fu tale che generò una saga con diversi sequel, una serie TV e un reboot nel 2022. Il film contribuì a rilanciare il genere slasher e diede nuova linfa agli horror giovanili degli anni ‘90.
“Scream”: La meta-narrazione e il codice dell’horror
Una delle caratteristiche più innovative di “Scream” è il suo approccio metanarrativo: i personaggi conoscono le regole degli horror e le citano spesso. Randy, il “cinefilo” del gruppo, elenca le regole per sopravvivere in un film dell’orrore, ironizzando sui cliché del genere. Questo elemento di autoconsapevolezza ha reso il film unico e ha influenzato molte opere successive.
Censura e problemi con la MPAA
Il film ebbe problemi con la Motion Picture Association of America (MPAA) per il suo livello di violenza. Wes Craven dovette modificare diverse scene per ottenere il rating “R” invece di “NC-17”. Dopo numerosi tagli e revisioni, il film fu finalmente approvato per la distribuzione nelle sale.
Il numero di telefono di Ghostface era reale
Nella scena in cui Casey riceve la telefonata minacciosa da Ghostface, il numero visualizzato sul telefono era reale. Alcuni fan che provarono a chiamarlo si trovarono a parlare direttamente con una delle voci registrate usate per il film, aggiungendo un ulteriore livello di inquietudine.