Nel 1981 usciva nelle sale “Ricomincio da tre”, il film che segnò l’esordio alla regia di Massimo Troisi e che conquistò immediatamente il pubblico italiano. Considerato uno dei capolavori della commedia italiana, la pellicola mescola ironia, malinconia e una riflessione sulla condizione umana attraverso lo sguardo unico di Troisi. Ma quali sono i segreti e le curiosità dietro questo cult? Ecco alcune chicche imperdibili.
Un successo inaspettato
Nonostante fosse il primo film da regista di Massimo Troisi, “Ricomincio da tre” ottenne un successo clamoroso al botteghino, rimanendo in programmazione per oltre 600 giorni in alcuni cinema. Questo risultato lo rese uno dei film italiani più longevi nelle sale cinematografiche, un’impresa eccezionale per un’opera prima.
Il significato del titolo “Ricomincio da tre”
Il titolo del film ha un’origine precisa: il protagonista Gaetano, interpretato da Troisi, vuole ricominciare la sua vita, ma non da zero, bensì da tre, ovvero dalle poche cose buone che ha vissuto fino a quel momento. Questo concetto, semplice e geniale, rappresenta alla perfezione la filosofia di Troisi e il suo modo di raccontare le difficoltà della vita con leggerezza e profondità.
L’influenza della lingua napoletana
Un elemento distintivo del film è il suo utilizzo del napoletano, che Troisi difese strenuamente. L’attore e regista si rifiutò di doppiare la pellicola in italiano standard, sostenendo che avrebbe perso tutta la sua autenticità e spontaneità. Questo dettaglio contribuì a rendere il film ancora più vero e vicino al pubblico.
L’amicizia con Lello Arena
Lello Arena, che nel film interpreta l’amico di Gaetano, era un grande amico di Troisi nella vita reale. I due facevano parte del gruppo teatrale “La Smorfia”, insieme a Enzo Decaro. La loro complicità traspare chiaramente nel film e molte scene furono improvvisate grazie alla loro intesa perfetta.
“Ricomincio da tre”: Un film a basso budget
Il film fu realizzato con un budget limitato, ma grazie al talento di Troisi e alla forza della sceneggiatura riuscì a conquistare critica e pubblico. Nonostante la semplicità della produzione, “Ricomincio da tre” divenne un fenomeno di costume e segnò l’inizio della carriera cinematografica del suo autore.
Premi e riconoscimenti
L’opera prima di Troisi non passò inosservata ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento. Il film vinse due David come miglior film e miglior attore protagonista e tre Nastri d’Argento, consolidando il talento straordinario di Troisi.
La scena del miracolo
Una delle scene più memorabili del film è quella del presunto miracolo, in cui Gaetano incontra un cieco che sostiene di aver riacquistato la vista grazie alla sua presenza. L’episodio, ironico e surreale, rappresenta perfettamente la poetica di Troisi, capace di mescolare comicità e malinconia in modo unico.
La colonna sonora
La colonna sonora, curata da Pino Daniele, è un elemento imprescindibile di “Ricomincio da tre“. Le sue musiche, con le loro sonorità tipicamente napoletane ma aperte a influenze internazionali, accompagnano perfettamente le immagini e le emozioni del film, contribuendo a creare un’atmosfera unica e indimenticabile.