Quando “Red Dragon” è uscito nelle sale nel 2002, gli spettatori si sono ritrovati immersi nuovamente nell’universo del Dr. Hannibal Lecter, il brillante e spietato cannibale interpretato da Anthony Hopkins. Diretto da Brett Ratner, il film è una trasposizione del romanzo di Thomas Harris del 1981 e funge da prequel di “Il silenzio degli innocenti” (1991). Ma cosa si cela dietro le quinte di questa pellicola? Ecco alcune curiosità e retroscena che rendono “Red Dragon” ancora più affascinante.
Un Regista Inusuale per “Red Dragon”
La scelta di Brett Ratner come regista fu una sorpresa per molti. Fino ad allora, Ratner era noto principalmente per film leggeri come la saga di “Rush Hour”. Tuttavia, con “Red Dragon”, Ratner ha dimostrato di poter gestire il genere thriller, grazie a un approccio disciplinato e alla consulenza del produttore Dino De Laurentiis.
Nonostante alcuni critici lo considerino un lavoro meno raffinato rispetto a “Il silenzio degli innocenti“, Ratner è riuscito a mantenere alta la tensione narrativa, utilizzando un montaggio serrato e una colonna sonora suggestiva firmata da Danny Elfman.
Un Set Ricco di Dettagli
La produzione si è concentrata moltissimo sui dettagli per garantire autenticità al film. Ad esempio, la casa di Dolarhyde è stata costruita con una cura quasi maniacale, ispirandosi a descrizioni precise del romanzo. La scena in cui Dolarhyde osserva i filmati delle sue vittime è stata girata utilizzando veri filmati casalinghi, dando un tocco ancora più disturbante al personaggio.
Inoltre, l’ambientazione del manicomio dove Hannibal Lecter è incarcerato è stata ricreata basandosi sugli stessi concept di design usati per “Il silenzio degli innocenti“. Questo non solo crea continuità visiva tra i film, ma sottolinea la natura claustrofobica e sinistra del personaggio di Lecter.
I Confronti con “Manhunter”
“Red Dragon” non è la prima trasposizione del romanzo di Harris: nel 1986, Michael Mann diresse “Manhunter – Frammenti di un omicidio”, un adattamento più stilizzato e visivamente sperimentale. La versione di Ratner, tuttavia, punta a una maggiore fedeltà al materiale originale e si avvale del vantaggio di avere Hopkins come Hannibal Lecter, assente nella pellicola precedente.
Un Cast di Eccellenza per “Red Dragon”
Anthony Hopkins torna nel ruolo iconico di Hannibal Lecter, portando con sé il carisma e l’inquietante compostezza che hanno reso il personaggio memorabile. Al suo fianco troviamo Edward Norton nel ruolo di Will Graham, l’agente dell’FBI incaricato di catturare il serial killer noto come “The Tooth Fairy”. Curiosamente, Norton accettò il ruolo in parte per la sfida psicologica che comportava, nonostante in quel periodo preferisse ruoli più leggeri.
Nel cast spiccano anche Ralph Fiennes, che interpreta Francis Dolarhyde, alias “The Tooth Fairy”. Per prepararsi al ruolo, Fiennes si immerse nella mente del personaggio leggendo approfonditamente il libro di Harris e sottoponendosi a un rigoroso allenamento fisico per raffigurare il lato intimidatorio del suo personaggio.
La trasformazione di Ralph Fiennes
Per interpretare Dolarhyde, Fiennes ha dovuto indossare protesi dentali che riproducevano il morso del personaggio, un dettaglio che gli ha permesso di calarsi meglio nella parte.
Anthony Hopkins e i dialoghi
Molte delle battute di Lecter sono state riscritte dall’attore stesso per renderle più incisive e in linea con il suo stile.
Un Successo al Box Office
Nonostante il rischio di confronti con il capolavoro di Jonathan Demme, “Red Dragon” si rivelò un successo al botteghino, incassando oltre 200 milioni di dollari a livello globale. Ancora oggi, il film è considerato un prequel solido e ben interpretato, che getta nuova luce sul passato di uno dei villain più celebri della storia del cinema.