Quando “L’Esorcista II – L’Eretico“ uscì nelle sale nel 1977, le aspettative erano altissime. Il primo Esorcista (1973) di William Friedkin aveva terrorizzato il pubblico e ridefinito il genere horror, per cui il seguito era atteso con trepidazione. Tuttavia, invece di replicare il successo del suo predecessore, il film diretto da John Boorman divenne rapidamente uno dei sequel più controversi e criticati della storia del cinema. Ma cosa è andato storto? E quali curiosità si celano dietro la realizzazione di questa pellicola?
Un Rifiuto da Parte di Registi e Attori
Dopo il clamoroso successo de “L’Esorcista“, lo studio Warner Bros. voleva immediatamente un sequel. Tuttavia, né il regista William Friedkin né lo sceneggiatore William Peter Blatty vollero partecipare al progetto. Friedkin disprezzava l’idea di un seguito e criticò apertamente la produzione, mentre Blatty non approvava la direzione artistica scelta e preferì non essere coinvolto. Anche l’attrice Ellen Burstyn, che interpretava la madre di Regan, rifiutò di tornare perché non era convinta della sceneggiatura e riteneva che il sequel non avrebbe avuto lo stesso impatto emotivo del primo film. Inoltre, voleva evitare di rimanere legata a ruoli horror. Linda Blair accettò di riprendere il ruolo di Regan, ma solo dopo aver ricevuto la garanzia che il film non avrebbe incluso esorcismi tradizionali. Questo, ovviamente, non fu rispettato del tutto.
Un Regista con una Visione Diversa
John Boorman, noto per film come “Un tranquillo weekend di paura” (1972), accettò di dirigere il sequel, attratto dall’idea di esplorare un aspetto più psicologico e onirico della possessione. Tuttavia, il suo approccio si discostò completamente dal tono cupo e realistico dell’originale, puntando su un’estetica surreale che lasciò perplessi molti spettatori.
Produzione Turbolenta e Modifiche dell’Ultimo Minuto
La produzione de “L’Esorcista II – L’Eretico“ fu segnata da numerosi problemi. Le riprese furono caotiche e il film venne sottoposto a diverse riscritture. La prima versione proiettata per il pubblico fu accolta con fischi e risate, portando la produzione a modificare il montaggio all’ultimo momento, ma senza riuscire a migliorare la percezione generale.
Il Famoso Effetto Locusta
Uno degli elementi più insoliti del film è l’uso simbolico delle locuste, creature che in “L’Esorcista II – L’Eretico“ hanno un significato mistico e rappresentano il male. Boorman e il suo team utilizzarono riprese ravvicinate di sciami di locuste e sperimentarono con effetti speciali innovativi per l’epoca, ma l’idea risultò più bizzarra che spaventosa.
Richard Burton e le Difficoltà sul Set di “L’Esorcista II – L’Eretico”
Richard Burton, che interpretava Padre Lamont, non era nella sua fase migliore durante la produzione. Si dice che l’attore fosse spesso poco concentrato sul set e che abbia avuto difficoltà con la sceneggiatura, il che contribuì alla sua interpretazione considerata poco convincente.
Un Flop Critico e di Pubblico
Quando “L’Esorcista II – L’Eretico“ uscì, fu stroncato dalla critica e accolto male anche dal pubblico. Molti lo trovarono confusionario, pretenzioso e ben lontano dall’atmosfera horror dell’originale. Addirittura, alcuni spettatori lasciarono la sala dopo pochi minuti. Oggi, “L’Esorcista II – L’Eretico“ è considerato uno dei peggiori sequel mai realizzati, ma ha comunque un seguito di cult tra gli amanti del cinema bizzarro e sperimentale.
Una colonna sonora d’eccezione
Ennio Morricone compose la colonna sonora del film, creando atmosfere inquietanti e suggestive.