La miniserie “Il processo di Norimberga”, diretta da Yves Simoneau nel 2000, è un’opera che ripercorre il celebre processo ai criminali nazisti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, dietro le quinte della produzione si nascondono numerosi dettagli e curiosità che meritano di essere raccontati.
“Il processo di Norimberga”: Una miniserie tratta da un libro storico
La sceneggiatura si basa sul libro “Nuremberg: Infamy on Trial” di Joseph E. Persico, un testo che analizza in profondità il processo e le figure coinvolte. Questo ha permesso alla miniserie di mantenere un alto livello di accuratezza storica.
Matt Craven e il doppio ruolo in due produzioni diverse
L’attore Matt Craven interpreta lo psicologo militare Gustave Gilbert, incaricato di studiare la psiche degli imputati nazisti. Curiosamente, cinque anni dopo, nel 2005, ha interpretato Hans Frank, uno degli accusati del processo, nella miniserie “Karol – Un uomo diventato papa”.
Alcune imprecisioni storiche di “Il processo di Norimberga”
Nonostante l’attenzione ai dettagli, la miniserie presenta qualche differenza rispetto ai fatti reali. Ad esempio, nel film si mostra Hermann Göring che si arrende a una base americana il 12 maggio 1945, mentre in realtà la sua cattura avvenne il 6 maggio da parte della Settima Armata USA vicino a Radstadt.
Il ruolo degli interpreti, un dettaglio poco approfondito
Uno degli aspetti cruciali del vero processo di Norimberga fu la presenza degli interpreti, che garantivano la comunicazione tra giudici, avvocati e imputati di diverse nazionalità. Sebbene nella realtà fosse un elemento determinante, la miniserie non gli dedica molto spazio.
La trasmissione televisiva
“Il processo di Norimberga” è andata in onda per la prima volta negli Stati Uniti il 16 e 17 luglio 2000 sulla rete TNT. In Italia è stata trasmessa il 7 e 8 agosto 2001 sul canale TELE+ Bianco.