“Saw X” segna il ritorno alle origini del celebre franchise horror, riportando in scena personaggi iconici e introducendo nuove sfide. Ecco alcune curiosità e retroscena che hanno caratterizzato la realizzazione di questo film.
Tobin Bell: un impegno senza tempo
Tobin Bell, l’ottantunenne attore che interpreta John Kramer, ha mostrato una dedizione straordinaria al personaggio di Jigsaw. Secondo il produttore Mark Burg, Bell ha esaminato attentamente la sceneggiatura, apportando modifiche per garantire coerenza con il carattere di Kramer. Il co-produttore Oren Koules ha evidenziato come la sceneggiatura dell’attore fosse ricca di annotazioni, riflettendo il suo impegno nel mantenere l’autenticità del personaggio.
“Saw X”: Un ritorno alle origini senza collegamenti diretti
Il regista Kevin Greutert ha scelto di ambientare “Saw X” tra il primo e il secondo film della serie, evitando riferimenti diretti a capitoli successivi. Questa decisione è stata presa per rendere il film accessibile anche a chi non conosce l’intera saga, concentrandosi su una narrazione autonoma. L’apparizione di personaggi come Hoffman e Amanda rappresenta un omaggio ai fan di lunga data, senza però appesantire la trama con eccessivi richiami al passato.
Una durata da record
Con i suoi 118 minuti, “Saw X” è il film più lungo dell’intera saga. Il regista Greutert ha rivelato che, inizialmente, il montaggio era ancora più esteso. Tuttavia, è stato necessario accorciare alcune scene per mantenere un ritmo incalzante, assicurandosi che il film risultasse coinvolgente senza momenti di stallo.
Un montaggio troppo realistico
Durante la post-produzione, il montatore Steve Forn ha vissuto un episodio singolare. Mentre lavorava a una scena particolarmente intensa, le urla provenienti dall’ufficio hanno allarmato i vicini, che hanno chiamato la polizia temendo una situazione reale di pericolo. L’equivoco si è risolto quando Forn ha spiegato che stava semplicemente lavorando al film, dimostrando quanto il realismo di “Saw X” possa coinvolgere anche al di fuori dello schermo.
Scena post-credit: un regalo ai fan
Per chi rimane fino alla fine dei titoli di coda, “Saw X” riserva una sorpresa. La scena post-credit introduce il personaggio di Mark Hoffman, interpretato da Costas Mandylor, in una sequenza che il regista Greutert ha definito “probabilmente la cosa più fanservice che abbiamo fatto in questo film“. Questo cameo rappresenta un omaggio ai fan storici della saga, offrendo un ulteriore collegamento con i capitoli precedenti.