Il secondo capitolo della saga di Kevin McCallister, “Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York” (Home Alone 2: Lost in New York), è diventato un classico delle festività. Nonostante il tempo trascorso dalla sua uscita nel 1992, il film continua ad affascinare con la sua miscela di commedia e avventura. Ecco una lista di curiosità, retroscena e citazioni legate a questo film iconico:
1. “Mi sono smarrito a New York”: Un sequel da record
“Mamma, ho perso l’aereo: Mi sono smarrito a New York” ha incassato oltre 359 milioni di dollari a livello globale, diventando il terzo film più redditizio del 1992. Nonostante ciò, è stato battuto da “Aladdin” e “Guardia del corpo”.
2. Un cameo presidenziale
Donald Trump compare brevemente nel film, quando Kevin chiede indicazioni per la lobby del Plaza Hotel. All’epoca, Trump era il proprietario dell’iconico hotel e consentì le riprese solo a condizione di apparire nel film.
3. Una New York ricreata in studio
Sebbene molte scene siano state girate in esterni a New York, il set dell’interno del Plaza Hotel e la casa abbandonata dove si rifugiano Harry e Marv sono stati costruiti nei teatri di posa di Chicago.
4. La stanza di Kevin al Plaza Hotel: un lusso da sogno
La suite di Kevin al Plaza Hotel era davvero prenotabile negli anni ‘90. Dopo l’uscita di “Mi sono smarrito a New York”, il Plaza offrì un pacchetto speciale per i fan, permettendo di rivivere l’esperienza del protagonista.
5. “Mi sono smarrito a New York”: Il ritorno di una coppia di ladri pasticcioni
Harry e Marv, interpretati rispettivamente da Joe Pesci e Daniel Stern, sono tornati per questo sequel. Stern dichiarò che le scene di slapstick erano più estreme rispetto al primo film, al punto da risultare dolorose anche solo da girare.
6. La registrazione vocale del dittafono
Il gadget di Kevin, il Talkboy, era stato inizialmente creato solo come oggetto di scena. Dopo il successo del film, divenne un giocattolo di grande successo, prodotto e venduto in tutto il mondo.
7. La battuta memorabile di Kevin
“Buon Natale, luridi animali!” (“Merry Christmas, you filthy animals!”) è una frase che è entrata nella cultura pop. In realtà, deriva da un falso film in bianco e nero creato appositamente per la pellicola.
8. Il cast dei McCallister in “Mi sono smarrito a New York”
Tutti i membri principali della famiglia McCallister tornano per questo sequel, ma Catherine O’Hara (la madre di Kevin) ha ammesso di aver dimenticato quanto il suo personaggio fosse terribilmente distratto nel primo film.
9. La scena del Rockefeller Center
Una delle scene più emozionanti è ambientata davanti al celebre albero di Natale al Rockefeller Center. Girarla fu una sfida logistica, dato che doveva essere completata rapidamente per evitare di disturbare i visitatori.
10. Il budget aumentato
Grazie al successo del primo film, il budget per questo sequel è stato più che raddoppiato, passando da 18 milioni di dollari a circa 28 milioni. Questo ha permesso di girare in location costose come il Plaza e il Rockefeller Center.
11. Joe Pesci e l’improvvisazione in “Mi sono smarrito a New York”
Joe Pesci, noto per il suo linguaggio colorito nei film drammatici, ha avuto difficoltà a trattenersi dal dire parolacce durante le scene comiche. Per aggirare il problema, ha usato un’esilarante serie di mugugni.
12. Un calendario ristretto per Macaulay Culkin
Essendo ancora un minorenne durante le riprese, Macaulay Culkin poteva lavorare solo un numero limitato di ore al giorno. Questo ha richiesto una pianificazione meticolosa per rispettare le rigide leggi sul lavoro minorile.
13. Un omaggio natalizio
“Mi sono smarrito a New York” è pieno di riferimenti ai classici natalizi. Ad esempio, la scena in cui Kevin si riunisce con sua madre davanti all’albero è un evidente omaggio a “La vita è meravigliosa”.
14. La musica di John Williams
La colonna sonora è stata composta nuovamente dal leggendario John Williams, il cui tema musicale principale contribuisce a creare l’atmosfera magica del film.
15. Le riprese al Duncan’s Toy Chest
Il negozio di giocattoli Duncan’s Toy Chest è ispirato al FAO Schwarz di New York, ma le riprese furono effettuate in un grande magazzino di Chicago, ricreato per sembrare una versione da sogno del negozio.
16. Incidenti sul set
Daniel Stern ha raccontato che la scena in cui Marv urla di paura per i piccioni fu particolarmente traumatica: gli uccelli erano veri e per nulla addestrati.
17. Le critiche al film
Nonostante il successo commerciale, “Mi sono smarrito a New York” ricevette recensioni contrastanti. Alcuni critici lo considerarono troppo simile al primo capitolo, mentre altri apprezzarono il tono più avventuroso.
18. Kevin e il suo piano brillante
La trappola finale che Kevin organizza per Harry e Marv è più complessa e pericolosa rispetto al primo film, con effetti speciali che includono esplosioni e cadute vertiginose.
19. Un classico immortale
Ogni anno, “Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York” viene trasmesso durante il periodo natalizio, consolidando il suo status di film cult per le feste.
Trailer di “Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York”