Nel 1983, Philip Kaufman portò sul grande schermo “The Right Stuff” (Uomini Veri in italiano), un’epica cinematografica tratta dal libro di Tom Wolfe. La pellicola racconta le vite degli astronauti del programma Mercury Seven, i primi americani a sfidare i confini dello spazio. Acclamato dalla critica, il film è una celebrazione di coraggio, determinazione e umanità. Dietro il fascino di questa produzione epocale, si nascondono molte curiosità e retroscena affascinanti. Ecco una lista dei fatti più interessanti:
1. Un Cast Audace e Ambizioso
Philip Kaufman ha selezionato un cast di attori poco noti per i ruoli principali, tra cui Ed Harris (John Glenn), Scott Glenn (Alan Shepard) e Sam Shepard (Chuck Yeager). La decisione di puntare su volti freschi fu strategica: voleva rappresentare uomini comuni che diventano eroi straordinari.
2. Il Rifiuto di Tom Wolfe
L’autore del libro, Tom Wolfe, rifiutò un compenso di 750.000 dollari per scrivere la sceneggiatura. Wolfe riteneva che la sua opera fosse troppo complessa per essere condensata in un film. Alla fine, Kaufman stesso si occupò dell’adattamento.
3. Effetti Speciali Senza CGI
Nonostante il budget elevato (circa 27 milioni di dollari), il film si basò su effetti pratici anziché la CGI, che era ancora agli albori. Per rappresentare lo spazio, Kaufman e il direttore della fotografia Caleb Deschanel usarono luci, modelli in scala e tecniche innovative come l’uso di riflessi su superfici nere.
4. Una Colonna Sonora Eroica per “The Right Stuff”
La musica di Bill Conti, già celebre per “Rocky”, fu premiata con l’Oscar. Il tema principale del film evoca l’epicità e il pathos della corsa allo spazio, sottolineando il sacrificio e il coraggio dei protagonisti.
5. Il Vero Chuck Yeager in “The Right Stuff”
La leggenda dell’aviazione Chuck Yeager, il primo uomo a rompere il muro del suono, ha un cameo nel film. Interpreta Fred, il barista del Pancho’s Happy Bottom Riding Club, un luogo simbolico per i piloti collaudatori.
6. Sam Shepard e il Rischio della Velocità
Sam Shepard, che interpretava Chuck Yeager, era affascinato dal ruolo. Tuttavia, rifiutò di pilotare personalmente un aereo nonostante l’insistenza di Yeager stesso. Shepard, che non aveva esperienza di volo, preferì affidarsi alle controfigure.
7. Una Combinazione di Storia e Satira
“The Right Stuff” non si limita a celebrare gli astronauti, ma offre una sottile critica alla politica mediatica del periodo. Scene come il test di resistenza fisica degli astronauti e il rapporto con i giornalisti sono costruite con un mix di serietà e umorismo.
8. La Scena della Campana Rossa
La sequenza in cui gli astronauti si lanciano verso la famosa campana rossa nel deserto non era nel copione originale. Fu un’aggiunta di Kaufman per sottolineare la competitività e lo spirito cameratesco dei piloti collaudatori.
9. Le Realistiche Sequenze di Lancio
Le scene del lancio dei razzi furono girate utilizzando filmati reali dell’epoca, combinati con ricostruzioni in studio. Questo approccio conferì a “The Right Stuff” un’impressionante autenticità storica.
10. L’Omissione di Gus Grissom
Molti spettatori notarono che il film dipingeva Gus Grissom (interpretato da Fred Ward) in modo ambiguo, suggerendo che fosse responsabile della perdita della capsula Liberty Bell 7. La controversia fu accolta con critiche da parte della famiglia di Grissom e di alcuni storici.
11. Oscar e Riconoscimenti
Nonostante “The Right Stuff” non fu un grande successo al botteghino, vinse quattro Oscar: miglior montaggio, miglior sonoro, miglior colonna sonora e migliori effetti speciali sonori. Fu anche nominato per miglior film.
12. Un Set Estremo e Autentico
Per le riprese nel deserto del Mojave, il cast e la troupe lavorarono in condizioni proibitive. Le temperature superavano i 40°C, ma Kaufman insistette sull’autenticità degli ambienti.
13. “The Right Stuff”: Una Produzione Faticosa
Il film richiese oltre un anno di lavorazione e subì numerosi ritardi. La costruzione dei set, la realizzazione dei modelli di razzi e le riprese di volo portarono il progetto a sforare il budget iniziale.
14. Un Titolo Controverso
Il titolo del film “The Right Stuff” fa riferimento a un concetto intangibile di coraggio e talento, ma Wolfe stesso confessò di averlo scelto quasi per caso, ritenendolo accattivante.
15. Una Lezione di Storia Spaziale
Oltre alla narrazione epica, il film introdusse al grande pubblico dettagli tecnici e storici del programma Mercury, trasformandosi in un’opera educativa per una generazione intera.
16. Il Ritorno di “The Right Stuff” nel 2020
Nel 2020, il libro di Tom Wolfe ha ispirato una nuova trasposizione: la serie televisiva intitolata “The Right Stuff – Uomini veri”. Prodotta da National Geographic e distribuita su Disney+, la serie ripropone le vicende del programma Mercury Seven con un approccio più moderno e seriale. Nonostante alcune differenze rispetto al film del 1983, la serie ha ricevuto elogi per l’accuratezza storica e per l’approfondimento psicologico dei personaggi, pur attirando critiche per alcune libertà narrative.