Il remake live-action di “Aladdin” del 2019, diretto da Guy Ritchie, ha riportato in vita la magia di Agrabah e le avventure del giovane ladro con il Genio della lampada. Ecco una lista delle curiosità più interessanti e dei dettagli nascosti che rendono questo film ancora più speciale.
1. Will Smith e il “Genio moderno”
Will Smith ha ammesso che interpretare il Genio era una delle sfide più difficili della sua carriera, considerando l’iconica performance di Robin Williams nel film animato del 1992. Per rendere il personaggio unico, Smith ha scelto di infondergli il suo stile musicale e comico, ispirandosi al rap anni ’90 e alla sua immagine di “Fresh Prince”.
2. Il significato dietro Agrabah
Agrabah non esiste realmente, ma il nome è un mix di “Agra” (città indiana famosa per il Taj Mahal) e “Baghdad”. La città è stata re-immaginata come un crocevia multiculturale, con elementi architettonici che richiamano l’India, il Medio Oriente e il Nord Africa.
3. Il live-action di “Aladdin” : Costumi pieni di dettagli culturali
La costumista Michael Wilkinson ha tratto ispirazione da diverse tradizioni culturali per creare gli abiti del film. I costumi di Jasmine, per esempio, combinano elementi della moda indiana e mediorientale, riflettendo la complessità e la ricchezza culturale di Agrabah.
4. Un omaggio musicale unico
La colonna sonora, curata da Alan Menken, include sia le classiche canzoni del film animato sia nuovi brani. Il pezzo “Speechless”, interpretato da Naomi Scott (Jasmine), è stato aggiunto per dare maggiore profondità al personaggio, enfatizzando la sua forza e il desiderio di libertà.
5. I casting e la ricerca dell’autenticità per il live-action di “Aladdin”
Il casting per il live-action di “Aladdin” e Jasmine è stato molto scrupoloso. Mena Massoud, che interpreta Aladdin, è un attore canadese di origini egiziane, mentre Naomi Scott è britannica con radici indiane. La Disney ha cercato di rappresentare al meglio la diversità culturale del mondo immaginario di Agrabah.
6. Il ritorno di Alan Menken
Alan Menken, già compositore del film originale del 1992, è tornato per questo live-action, collaborando con Benj Pasek e Justin Paul, celebri per “La La Land“ e “The Greatest Showman”. Questo team ha dato nuova vita ai classici senza snaturarli.
7. La lampada magica: un design unico
La lampada magica è stata ridisegnata per il live-action di “Aladdin”, mantenendo uno stile più realistico e antico. Gli scenografi hanno voluto che sembrasse un artefatto autentico, con dettagli ispirati alla cultura mediorientale.
8. Un set imponente per il live-action di “Aladdin”
Le riprese si sono svolte principalmente nei Longcross Studios, nel Regno Unito, dove è stata ricreata l’intera città di Agrabah. L’uso di set fisici ha permesso agli attori di immergersi completamente nell’atmosfera del film.
9. Riferimenti ad altre opere Disney
Il film include diversi omaggi ad altri classici Disney. Per esempio, durante una scena, il Genio si trasforma brevemente in un granchio, un possibile riferimento a Sebastian de “La Sirenetta“.
10. La coreografia spettacolare
La coreografia delle canzoni come “Prince Ali” e “Friend Like Me” è stata ideata da Jamal Sims, che ha fuso movimenti tradizionali con elementi di danza moderna. Queste sequenze hanno richiesto settimane di prove per sincronizzare centinaia di ballerini.
11. Un finale rivisitato del live-action di “Aladdin”
Rispetto al film animato, il finale del live-action di “Aladdin” è stato leggermente modificato per rendere Jasmine più protagonista. La principessa diventa sultana, sottolineando il suo ruolo come leader forte e indipendente.
12. Un’interpretazione del Genio inedita
Oltre alla sua versione blu, il Genio di Will Smith ha una forma umana per buona parte del film, permettendo a Smith di recitare in modo più naturale e di sviluppare una connessione più diretta con gli altri personaggi.
13. L’importanza della diversità linguistica
Nella versione originale, alcuni dialoghi includono termini in arabo, hindi e persiano, un dettaglio che arricchisce ulteriormente l’autenticità culturale del live-action di “Aladdin”.
14. Ispirazione dietro il personaggio di Jafar
Marwan Kenzari, che interpreta Jafar, ha dato al personaggio un tono più sottile e manipolativo rispetto alla versione animata, rendendolo un antagonista più realistico e meno caricaturale.
15. Cameo e Easter Egg
Guy Ritchie, il regista, ha fatto un cameo nascosto nel film: appare brevemente come un mercante durante una scena di mercato.