La saga di “Saw“ ha conquistato milioni di fan grazie al suo mix di suspense, horror e psicologia. Il secondo capitolo, “Saw II – La soluzione dell’enigma”, uscito nel 2005, ha consolidato il successo del franchise. Ecco alcune curiosità, retroscena e citazioni che potrebbero sorprenderti.
1. “Saw II”: Un copione adattato in corsa
Il film originariamente non era stato scritto come sequel di “Saw“. Il regista Darren Lynn Bousman aveva presentato uno script intitolato “The Desperate” che, secondo i produttori, James Wan e Leigh Whannell, ricordava troppo la struttura del primo capitolo. Per questo, il copione è stato rielaborato e integrato nel mondo di Jigsaw, rendendolo perfetto per un sequel. Questo secondo capitolo rappresentò quindi il suo debutto alla regia
2. Budget più alto, ma stessa filosofia
Con un budget di circa 4 milioni di dollari (molto più alto rispetto ai 1,2 milioni del primo film), il team di produzione è comunque rimasto fedele alla filosofia di realizzare il massimo con risorse limitate. Molti set sono stati riutilizzati o costruiti in modo economico, dimostrando che la creatività può superare le restrizioni finanziarie.
3. Tobin Bell: più di un semplice villain
L’iconico Jigsaw, interpretato da Tobin Bell, ha trascorso gran parte delle riprese sdraiato su un letto, simulando la malattia terminale del personaggio. Nonostante il ruolo fisicamente “statico”, Bell ha insistito per essere presente sul set ogni giorno per immergersi completamente nel personaggio e interagire con gli altri attori.
4. Il rompicapo della cassaforte
Una delle scene più memorabili del film è quella della cassaforte al centro della stanza, che contiene l’antidoto per il gas mortale. In un interessante gioco di ironia, il codice era stampato sul retro del collo delle vittime: un dettaglio che solo un pubblico attento avrebbe potuto notare al primo colpo.
5. La trappola della siringa: un incubo per gli attori
La scena della “vasca delle siringhe” è una delle più iconiche e angoscianti della saga. Per realizzarla, sono state utilizzate circa 120.000 siringhe finte, con aghi sostituiti da fili di plastica. La preparazione della scena ha richiesto giorni interi, e Shawnee Smith (Amanda) ha ammesso di aver trovato l’esperienza psicologicamente estenuante.
6. Citazioni e riferimenti alla cultura horror
Il film contiene numerosi omaggi ad altri classici del genere. Ad esempio, l’idea di un gruppo di persone intrappolate in una casa e costrette a collaborare richiama “Cube – Il cubo”. Inoltre, il tema delle prove morali si ispira a racconti come “Il pozzo e il pendolo” di Edgar Allan Poe.
7. Una sequenza girata in un solo take
La scena in cui Jigsaw rivela il vero significato del gioco al detective Matthews è stata girata in un’unica ripresa continua. Darren Lynn Bousman ha voluto mantenere l’autenticità dell’interazione tra i due personaggi, valorizzando il talento di Tobin Bell e Donnie Wahlberg.
8. Il finale a sorpresa: una firma di Saw
Il twist finale, ormai un marchio di fabbrica della saga, è stato tenuto segreto perfino alla maggior parte del cast fino all’ultimo giorno di riprese. Questo ha permesso agli attori di esprimere reazioni più autentiche, un dettaglio che ha aumentato l’impatto emotivo della scena.
9. La nascita di Amanda come erede di Jigsaw
Amanda, interpretata da Shawnee Smith, emerge in questo film come un personaggio chiave della saga. La sua evoluzione da vittima a seguace di Jigsaw ha aggiunto una nuova profondità narrativa, preparando il terreno per i capitoli successivi.
10. Colonna sonora da brivido per “Saw II”
La colonna sonora, curata da Charlie Clouser (ex membro dei Nine Inch Nails), è stata fondamentale per creare l’atmosfera cupa e claustrofobica del film. Il brano principale, “Hello Zepp”, è diventato uno dei motivi più riconoscibili nella storia del cinema horror.