Il secondo capitolo della celebre saga Matrix, intitolato “Matrix Reloaded” (2003), ha suscitato un’enorme curiosità sin dal suo debutto. Diretto dalle sorelle Wachowski, il film ha portato avanti la rivoluzionaria trama del primo capitolo, aggiungendo nuovi strati di filosofia, azione e tecnologie cinematografiche. In questo articolo, esploreremo alcune delle curiosità più interessanti, i retroscena e le citazioni che hanno reso il film un pezzo fondamentale della storia del cinema.
1. La creazione della scena della “Roccia che cade”
Una delle scene più iconiche di “Matrix Reloaded” è quella in cui Neo affronta l’agente Smith in un’epica battaglia all’interno di un edificio. Per creare l’effetto visivo della roccia che cade da un lato dell’edificio, la produzione ha utilizzato una particolare tecnica di CGI (grafica computerizzata) innovativa per l’epoca. La scena, in cui l’elemento fisico e digitale si fondono, è diventata uno degli esempi più rappresentativi della fusione tra cinema e tecnologia.
2. L’allenamento fisico di Keanu Reeves
Keanu Reeves, l’attore che interpreta Neo, ha dovuto seguire un intenso programma di allenamento fisico per prepararsi alle scene di combattimento spettacolari. Per ottenere la forma fisica necessaria, l’attore ha dovuto combinare allenamenti di arti marziali, ginnastica e boxe. Questo impegno si riflette chiaramente nelle sue esibizioni, con movimenti precisi e fluidi che sono diventati un marchio di fabbrica per il personaggio di Neo.
3. La filosofia dietro la trama di “Matrix Reloaded”
Il mondo di Matrix è noto per le sue riflessioni filosofiche profonde. “Matrix Reloaded” non è da meno, con numerose citazioni e concetti che attingono dalla filosofia esistenzialista, dalla religione e dalla teoria della simulazione. Un esempio famoso è la scena in cui il personaggio di Morpheus (interpretato da Laurence Fishburne) dice: “La Matrix è ovunque. La vedi quando guardi fuori dalla finestra, o quando guardi la televisione.” Questa frase rappresenta il tema centrale del film: l’illusione della realtà e la ricerca della verità.
4. L’ispirazione dalle arti marziali cinesi
Le sequenze di combattimento in “Matrix Reloaded” sono fortemente influenzate dalle arti marziali tradizionali cinesi. In particolare, la famosa scena del combattimento tra Neo e i 100 agenti Smith è stata ispirata dal genere cinematografico delle “arti marziali fantasy”, dove i combattenti sfidano le leggi della gravità. Il lavoro del coreografo dei combattimenti, Yuen Woo-ping, è stato fondamentale nel portare questa estetica sul grande schermo.
5. La scena della “Trilogia dell’autostrada”
Un’altra scena memorabile di “Matrix Reloaded” è quella che si svolge su un’autostrada in corsa, con motociclette e macchine ad alta velocità. Il regista e la sua squadra hanno costruito una sezione dell’autostrada in studio, ma per alcune riprese sono stati utilizzati veicoli veri, che sono stati ripresi con una sofisticata tecnica di montaggio per ottenere un realismo mozzafiato. Questa scena è uno dei momenti di pura adrenalina del film.
6. Il mistero del “Merovingio”
Il personaggio del Merovingio, interpretato da Lambert Wilson, è uno dei più enigmatici del film. Viene presentato come un potente e misterioso programmatore che gestisce una sorta di “club” di programmazioni malvagie. La sua figura è una citazione alle leggende della mitologia francese, dove il Merovingio è una dinastia che si dice abbia poteri soprannaturali. Questo personaggio è simbolo di potere e corruzione, ma anche di una visione alternativa della realtà che la Matrix stessa non può controllare.
7. La presenza di Monica Bellucci: un tocco italiano in “Matrix Reloaded”
In “Matrix Reloaded”, l’attrice italiana Monica Bellucci interpreta il ruolo di Persephone, un enigmatico e affascinante personaggio legato al Merovingio, interpretato da Lambert Wilson. Persephone è un programma all’interno della Matrix che incarna il tradimento e il desiderio di emozioni autentiche, elementi chiave per comprendere la complessità del mondo virtuale creato dalle Wachowski.
8. La lotta contro le aspettative
Nel 2003, “Matrix Reloaded” ha dovuto affrontare enormi aspettative, poiché i fan si aspettavano un film che fosse all’altezza del suo predecessore. Le Wachowski hanno saputo giocare con queste aspettative, introducendo colpi di scena sorprendenti e innovativi, sfidando la comprensione dello spettatore della trama. Questo approccio audace ha fatto sì che il film non fosse solo un seguito, ma una riflessione sul mondo e sul destino.
9. La decisione di distribuire il film in due capitoli
Un’altra curiosità interessante riguarda la decisione di dividere la “conclusione” della saga in due film. “Matrix Reloaded” e il suo seguito “Matrix Revolutions” (2003) sono stati girati e distribuiti quasi contemporaneamente. Questa scelta ha permesso alle Wachowski di mantenere un ritmo e una continuità narrativa, ma anche di creare una suspense che ha tenuto il pubblico in attesa della conclusione della trilogia.
10. “Matrix Resurrection”
Dopo aver concluso la trilogia originale, le Wachowski avevano espresso la volontà di non proseguire con ulteriori film, indicando che la storia sarebbe continuata solo attraverso il videogioco “The Matrix Online”. In particolare, Lilly Wachowski considerava l’idea di un nuovo capitolo come qualcosa di remoto, mentre Lana riteneva probabile che la Warner Bros. stesse valutando un reboot del franchise senza di loro. Tali dubbi erano fondati. Alla fine Lana Wachowski si è occupata della regia, mentre Lilly non partecipò al progetto per concentrarsi sulla serie “Work in Progress” e per prendersi del tempo per elaborare il lutto per la perdita dei genitori.